Integrazione delle banche dati cittadine

Favorire una conoscenza completa e condivisa dei dati presenti in città permette di creare servizi digitali sempre più efficienti e semplici per i cittadini, di snellire le procedure amministrative e migliorare le capacità di gestione e pianificazione di tutti i principali fornitori di servizi di interesse pubblico. Una matura cultura del dato favorisce inoltre lo sviluppo di nuovi servizi e degli open data, utili per approfondimenti, ricerche e per le nuove imprese digitali, oltre che per una maggiore trasparenza delle informazioni.

In questa direzione il Piano Firenze Digitale in questi anni ha permesso di fare verifiche incrociate su correttezza ed aggiornamento delle diverse banche dati esistenti per poi condividerne il risultato aggiornato portando, ad esempio, alla bonifica di circa 430 mila indirizzi delle utenze in uso a diversi enti coinvolti. Con un importante vantaggio in termini di efficienza ed affidabilità dei servizi, di condivisione dei dati georeferenziati sui principali asset ed infrastrutture di rete (sia del sottosuolo che sulla città), miglioramento della conoscenza e della capacità di controllo, realizzazione approfondimenti sullo sviluppo IOT, scambio dati camerali, agevolazioni, bonus, orari farmacie, botteghe aperte in periodo di pandemia Covid-19 e molto altro. Questo ha permesso di superare le ridondanze e offrire servizi sempre più efficienti al cittadino.

Per approfondire:

Il portale delle Botteghe di Firenze

L’integrazione delle banche dati cittadine per servizi digitali sempre più efficienti

Lo sviluppo dello IOT a Firenze

ICity Rate 2018: Firenze è la prima città in Italia per trasformazione digitale

Sensori sulla qualità dell'aria e smart city

Collaborazione e riuso

Open data